Secondo i dati Istat, le malattie cardiovascolari restano la prima causa di morte in Italia: a loro si deve il 30% di tutti i decessi, attribuibili in primo luogo alle patologie ischemiche del cuore e secondariamente a incidenti cerebrovascolari, ictus in testa, e ad altre affezioni cardiache.
Per proteggere cuore e arterie e ridurre il rischio di malattie cardiocircolatorie fatali o invalidanti si può fare molto, anche in chiave non farmacologica.
Agire in ottica preventiva significa innanzitutto seguire un'alimentazione attentamente impostata, evitare o smettere di fumare e integrare nello stile di vita sane abitudini, come la pratica regolare di un'attività fisica: insieme, questi comportamenti sono già in grado di abbattere fino all'80% la mortalità per incidenti cardiovascolari e cerebrovascolari.
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In questo quadro occupa uno spazio di tutto rispetto anche l'assunzione di specifici rimedi naturali per il cuore, che possono contribuire tanto a difendere da infarto, ictus e malattie coronariche, quanto a migliorare la prognosi di patologie cardiovascolari già comparse, con effetti collaterali trascurabili o del tutto assenti.
Le principali soluzioni naturali per la salute cardiovascolare
Le soluzioni non farmacologiche per il benessere cardiaco e la protezione vascolare abbracciano minerali, vitamine, altri nutraceutici dagli effetti antiossidanti, fitoterapici mirati e particolari lipidi benefici.
1. Coenzima Q10
Concentrato naturalmente nei mitocondri, gli organelli che rappresentano le centrali energetiche delle cellule, il coenzima Q10 o ubichinone (CoQ10) è un composto che interviene nella produzione dell'ATP (adenosina trifosfato), ovvero proprio la molecola con cui viene immagazzinata l'energia cellulare. Le cellule del cuore, in ragione dell'incessante attività di quest'organo, sono particolarmente ricche di mitocondri e hanno elevate necessità di coenzima Q10.Il coenzima Q10 è un potente antiossidante naturale, che aiuta a schermare le membrane cellulari dai danni causati dai radicali liberi, riduce l'infiammazione e protegge l'endotelio, la superficie che riveste internamente i vasi sanguigni, preservando l'elasticità delle arterie.
Per una profilassi cardiovascolare generica sono di solito sufficienti 100 milligrammi al giorno di coenzima Q10. L'ubichinone è indicato anche per una migliore gestione di malattie cardiache in corso e in tal caso il dosaggio può aumentare a 200 e oltre milligrammi al dì.
2. Magnesio
Gli effetti del magnesio sull'apparato cardiovascolare sono molteplici: questo minerale fa bene al cuore perché ottimizza la sua forza contrattile, migliora l'efficienza metabolica delle cellule cardiache, contrasta lo spasmo delle coronarie e riequilibra il ritmo calmando anche le palpitazioni.
Come ha evidenziato anche una metanalisi apparsa su The European journal of clinical nutrition, inoltre il magnesio concorre a regolarizzare la pressione sanguigna e i valori di "minima" e "massima", che, se più alti di 80-130 mmHg, diventano un fattore di rischio cardiovascolare importante.
3. Omega 3
Gli acidi grassi omega 3 tutelano la salute cardiovascolare grazie soprattutto alle loro proprietà antinfiammatorie dei vasi sanguigni e fluidificanti del sangue.Adeguati apporti di EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico) contribuiscono a normalizzare il profilo lipidico, modulando trigliceridi e colesterolo, esercitano un'attività antitrombotica e antiaterosclerotica, diminuiscono l'impatto dello stress ossidativo sulle arterie e hanno effetti ipotensivi.
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4. Vitamina D
Il contributo della vitamina D alla salute di cuore e arterie è una scoperta relativamente recente, ma sempre meglio documentata.Sappiamo che bassi livelli di questo micronutriente aumentano il rischio di ipertensione, aterosclerosi e infarto, mentre i risultati di specifici studi recenti incoraggiano la supplementazione di vitamina D per prevenire patologie cardiovascolari.
Le uova fanno male al cuore? Il dottor Luca Avoledo, biologo nutrizionista esperto di naturopatia, fa chiarezza sui falsi miti alimentari a "Il mio medico" su TV2000. |
Dal momento che la carenza di vitamina D è piuttosto frequente, soprattutto chi ha una maggiore predisposizione alle malattie cardiache e vascolari potrebbe valutare il ricorso a integratori almeno nei mesi invernali, quando diminuisce l'irradiazione solare, che serve al corpo per sintetizzare autonomamente questa preziosa sostanza.
5. Biancospino
I principi attivi più utili del biancospino (Crataegus monogyna) sono flavonoidi, tra cui le procianidine, che esplicano un'azione regolarizzatrice del ritmo cardiaco, vasodilatatrice e ipotensiva.Il profilo di tollerabilità di questo fitoterapico, che non provoca effetti avversi degni di nota, e le evidenze scientifiche, che confermano l'efficacia riscontrata nell'uso empirico e tradizionale, validano l'impiego del biancospino come rimedio naturale per il cuore, sia in prevenzione, sia come presidio adiuvante nel trattamento di disturbi cardiovascolari conclamati.
Tanto in caso di ipertensione quanto nelle situazioni di insufficienza cardiaca cronica, è di norma richiesto un dosaggio di biancospino tra 1.000 e 1.800 milligrammi al giorno, suddiviso in due-tre somministrazioni quotidiane.
Articolo di
biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia.
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FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
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