La fibromialgia e i suoi sintomi
La fibromialgia è una condizione patologica che coinvolge muscoli, tendini, articolazioni e legamenti. I suoi sintomi tipici sono il dolore, in genere migrante e trafittivo, e la rigidità.
La sintomatologia dolorosa può interessare una zona del corpo (spesso la schiena e le spalle) o diffondersi in più distretti, con un andamento ciclico di fasi acute e remissioni che tende a cronicizzare, anche se possono verificarsi regressioni spontanee.
Fanno parte del corredo dei sintomi della fibromialgia disturbi sfumati e aspecifici, come stanchezza psicofisica, alterazioni dell'umore, insonnia, che possono peggiorare anche significativamente la qualità della vita.
Il trattamento della fibromialgia è complesso e multidisciplinare, dal momento che abbraccia aspetti muscoloscheletrici, neurologici, psicoemotivi. E accanto ai farmaci c'è spazio per appositi rimedi naturali, che possono concorrere a tenere sotto controllo la malattia.
Un capitolo a sé riguarda l'alimentazione, a partire dal ruolo che il cibo è in grado di svolgere nello slatentizzare e sostenere disturbi a componente infiammatoria, fino ad arrivare a specifici alimenti che possono aggravare i sintomi o, viceversa, alleviarli.
Fitoterapici e nutraceutici per la fibromialgia
Per combattere la fibromialgia ci sono anche rimedi dolci. |
Curcuma
Tra i benefici di questa spezia sono ben confermati gli effetti analgesici e antiflogistici, dovuti principalmente alla curcumina, il suo principio attivo più importante. La curcumina concorre a mitigare dolori di diversa natura, inclusi quelli della fibromialgia, inibendo la COX-2 (ciclossigenasi 2), enzima che promuove l'infiammazione.L'utilizzo della curcuma in cucina, sicuramente auspicabile in prevenzione, non è sufficiente per ottenere risultati apprezzabili quando la malattia è già in corso. E' quindi preferibile ricorrere a integratori alimentari di curcuma, scegliendo i prodotti in cui la curcumina risulta più biodisponibile e con riferimento alle dosi e alle indicazioni segnalate nell'articolo sulle proprietà della curcuma.
Omega 3
Gli acidi grassi omega 3 sono modulatori naturali dell'infiammazione. La somministrazione di EPA e DHA ha riscontrato esiti positivi nel trattamento della fibromialgia e in altre situazioni in cui il dolore è causato da un'anomalia nel meccanismo di trasmissione dei segnali nervosi, con un'amplificata percezione dello stimolo doloroso a livello cerebrale (dolore neuropatico).Gli omega 3 sono rimedi naturali sicuri. Un trattamento prolungato ai dosaggi importanti indicati dalle ricerche richiede comunque cautela se si è in cura con ipoglicemizzanti o fluidificanti del sangue, in ragione delle possibili interazioni.
Gli acidi grassi essenziali omega 3 si trovano in buone concentrazioni anche in alcuni cibi, come il pesce grasso di mare. Prevedere due-tre porzioni a settimana di sardine, sgombri, salmone, aringhe è consigliabile per tutti e diventa a maggior ragione opportuno in caso di fibromialgia.
Magnesio
Bassi livelli di magnesio sono collegati alle crisi fibromialgiche e un'integrazione di questo minerale può produrre benefici a cascata su diverse manifestazioni della malattia. Il magnesio agisce come miorilassante e regolatore del sistema nervoso: una sua supplementazione aiuta ad attenuare l'astenia, migliora la contrattilità muscolare e può alleviare il dolore dovuto o aggravato dalla tensione.Il dosaggio di magnesio si attesa intorno ai 250 milligrammi giornalieri, meglio se assunti tramite forme organiche in cui il magnesio è più biodisponibile.
Griffonia
La griffonia migliora i disturbi psicoemotivi della fibromialgia. |
Suggerisco di optare per le compresse di estratto secco titolato e standardizzato di semi di griffonia, al dosaggio indicato nella monografia dedicata a questo fitoterapico, che sfata anche la sua presunta pericolosità.
Boswellia
La resina estratta dalla boswellia (Boswellia serrata) contiene principi attivi che inibiscono l'attività della 5-lipossigenasi, un enzima che stimola la sintesi di sostanze proinfiammatorie coinvolte nella mediazione del dolore.L'impiego di questa pianta ayurvedica può quindi essere contemplato nel trattamento della fibromialgia, anche per un lungo periodo, dal momento che la pianta è sicura e non presenta effetti collaterali o interazioni farmacologiche note e significative. Generalmente si assumono 300-400 milligrammi di estratto secco titolato in acidi boswellici due o tre volte al giorno.
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