Bere acqua ai pasti fa male?

Bere acqua ai pasti
E' opinione comune, a volte rinforzata anche da esperti del settore, che sia meglio assumere acqua lontano dal cibo. Ma è proprio vero che bere acqua ai pasti fa male?

L'acqua è un alimento vitale e le buone ragioni per idratarsi correttamente sono numerose. Per la salute del corpo e l'efficienza della mente dovremmo bere quotidianamente la giusta quantità d'acqua.

Personalmente caldeggio la sana abitudine di sorseggiare il primo bicchiere al risveglio, a digiuno, per poi fare colazione: un gesto semplice con cui reintegrare nell'organismo, che da molte ore non assume liquidi, una sostanza indispensabile a tutti i processi biologici.

E' però piuttosto diffusa la convinzione che sia sbagliato bere ai pasti e che quindi l'apporto idrico necessario al buon funzionamento di organi e apparati debba essere riservato ad altri momenti della giornata.

Perché si teme che bere durante i pasti faccia male


Bicchiere d'acqua per accompagnare il pasto
L'acqua a pasto nuoce alla digestione?

Tanti limitano l'acqua a tavola per paura di ricadute negative sulla digestione. Se è pur vero che in presenza di alcune difficoltà gastriche l'assunzione di acqua mentre si mangia dovrebbe essere contenuta, tuttavia in normali condizioni di salute bere ai pasti non comporta problemi e anzi riveste una particolare importanza.


L'azione dell'acqua sui succhi digestivi

Uno dei principali argomenti della tesi che sconsiglia di bere mentre si mangia chiama in causa l'effetto dell'acqua sui succhi gastrici e sugli enzimi digestivi prodotti dal pancreas. L'acqua tende infatti a diluire questi secreti, che hanno un ruolo essenziale nel processo della digestione degli alimenti.

E' tuttavia documentato che l'apparato digerente dispone di un sofisticato sistema di autoregolazione e modula risposte digestive diverse in base alla tipologia del cibo ingerito: qualità e quantità delle secrezioni gastriche, pancreatiche e biliari si modificano a seconda che il contenuto alimentare sia prevalentemente solido o liquido e la digestione procede adattandosi di conseguenza.


Acqua e tempo di svuotamento gastrico

La posizione contraria al bere durante i pasti sostiene anche che il cibo assunto in concomitanza di liquidi attraversa con maggiore rapidità il primo tratto del sistema digerente e abbandona più velocemente lo stomaco. Coerentemente con questo dato, la digestione peggiorerebbe a causa di un ridotto tempo di contatto degli alimenti ingeriti con succhi gastrici ed enzimi digestivi.

Le ricerche però evidenziano che l'introduzione di liquidi non influenza la velocità di digestione degli alimenti solidi contemporaneamente assunti e non ne accelera il passaggio attraverso l'apparato digerente.

In assenza di specifiche patologie, accompagnare il cibo con un po' d'acqua non solo non è dannoso ma è addirittura utile, perché contribuisce ad ammorbidire gli alimenti e a facilitarne il transito lungo l'esofago verso lo stomaco.

Inoltre l'acqua bevuta a pasto aumenta il senso di sazietà e aiuta a calibrare l'introito di cibo, diventando un'alleata di chi ha bisogno di tenere sotto controllo il peso.

Quanto bere ai pasti


In linea generale è consigliabile sorseggiare a tavola un paio di bicchieri d'acqua, meglio se a piccoli sorsi. Chiaramente la quantità d'acqua con cui pasteggiare dipende anche dal tipo di alimenti, dall'abbondanza del pranzo o della cena, dal contenuto di sale delle pietanze, dalla sensazione soggettiva di sete.

Un suggerimento per chi soffre di dispepsia: in queste situazioni è meglio prediligere ai pasti le acque bicarbonate (con livelli di bicarbonati superiori a 600 mg/l), che promuovono la digestione.
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