Difendersi dall'ictus, uno dei "big killer" nei paesi occidentali, dipende in gran parte dalla riduzione di una serie di fattori di rischio su cui ciascuno può esercitare una marcata influenza, sia in positivo che in negativo.
Rispondere alle semplici domande che seguono vi permetterà di valutare se il vostro stile di vita sta aiutandovi a prevenire l'ictus - e più in generale a mantenere in salute l'apparato cardiovascolare - o al contrario lo rende un evento più probabile.
1. Eviti i grassi nocivi?
I grassi trans o grassi idrogenati sono tra i maggiori responsabili dei danni cardiovascolari e cerebrovascolari, ictus incluso. Queste sostanze, che tendono a formare placche nelle arterie perché aumentano il colesterolo "cattivo" LDL e diminuiscono quello "buono" HDL, sono diffuse soprattutto in merendine, biscotti, torte e altri prodotti da forno industriali, pop corn, patatine, carni processate. Viceversa, una dieta ricca di grassi benefici come gli omega 3 ha effetti migliorativi della salute cardiovascolare.
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2. Quanta frutta e verdura mangi ogni giorno?
Più significativa è la quantità di frutta e verdura ingerita quotidianamente e minore è il rischio di incorrere nell'ictus. I vegetali freschi sono infatti ricchi di sostanze antiossidanti e vasoprotettive. Tra gli alimenti dotati di più forte capacità difensiva rispetto all'ictus ci sono i cibi contenenti due classi di flavonoidi, le procianidine, presenti soprattutto in mele, uva e frutti di bosco, e i flavanoni, abbondanti negli agrumi. Frutta e verdura, insieme a cereali integrali, legumi e semi oleaginosi, provvedono inoltre a fornire fibre, che aiutano a diminuire ulteriormente il rischio di ictus.
3. La tua dieta prevede cibi ricchi di potassio e magnesio?
Uno studio recente ha dimostrato che una dieta ad alto contenuto di potassio abbassa il rischio di ictus, mentre precedenti ricerche hanno associato al consumo regolare di cibi contenenti magnesio una capacità preventiva di questa patologia cerebrovascolare. Attingere con generosità alle tante fonti alimentari di potassio e non farsi mancare magnesio, portando in tavola semi di zucca, mandorle, anacardi, pinoli, spinaci, cereali integrali e legumi, sono gesti semplici ed efficaci che concorrono a tenere alla larga l'ictus.
4. Sei sicuro di non esagerare con il sale?
Dietro all'ipertensione e alle malattie cardiovascolari, compreso l'ictus, c'è spesso l'eccessivo consumo di sale. Imparare a dosare il cloruro di sodio a tavola e soprattutto limitare i cibi che lo contengono in grandi quantità, come pane, focacce, prodotti da forno industriali (anche dal gusto dolce, come biscotti e fette biscottate), formaggi, salumi, scatolame e certi snack, può davvero fare la differenza: il British Medical Journal attribuisce al solo calo nel consumo di sale una riduzione del 42% della mortalità per ictus in Inghilterra tra il 2003 e il 2011.
5. Utilizzi le spezie e gli aromi giusti?
Aglio e cannella sono due saporiti alleati del benessere cardiovascolare. Tra le proprietà dell'aglio c'è quella di fluidificare il sangue e ostacolare quindi la formazione di coaguli, mentre la cannella contribuisce a contrastare l'ipertensione arteriosa, uno dei principali fattori di rischio dell'ictus.
6. Bevi abitualmente vino o altri alcolici?
Eccedere con vino, birra e superalcolici aumenta l'incidenza dell'ictus e la mortalità causata da questo incidente cerebrovascolare. Noi consigliamo di contenere al minimo l'assunzione di alcol, anche sulla scorta di evidenze in base alle quali il rischio di subire un ictus fatale aumenta già in chi consuma bevande alcoliche con frequenza superiore a 2 volte a settimana. Limitare l'alcol alle occasioni speciali consente di salvaguardare la salute anche sotto tanti altri aspetti, tutelando in primo luogo il buon funzionamento del fegato.
7. Non hai ancora detto "no" al fumo?
La nicotina provoca un restringimento del calibro dei vasi sanguigni (ovvero agisce da vasocostrittore) e promuove l'aggregazione delle piastrine, rendendo il sangue più viscoso. Aumenta così la predisposizione all'ictus ischemico o infarto cerebrale, il tipo di ictus più frequente, causato da un trombo (un coagulo di sangue) che va a occludere un vaso. Le sostanze nocive contenute nella sigaretta e i radicali liberi prodotti dalla combustione danneggiano inoltre l'endotelio, la superficie che riveste internamente i vasi sanguigni. Se l'abitudine al fumo raddoppia il rischio di questa patologia, la buona notizia è che smettere di fumare diminuisce le probabilità di subire un ictus già nell'arco di un paio di mesi.
8. Quanto movimento fai?
L'esercizio fisico agisce contemporaneamente su diversi fattori che predispongono all'ictus: riduce la pressione arteriosa, regolarizza i livelli del colesterolo, allenta lo stress ed è una delle migliori strategie per mantenere il peso forma. Una camminata a passo svelto di un'ora fatta tutti i giorni è già sufficiente a ridurre il rischio di ictus e altre malattie cardiovascolari. Man mano che l'età avanza, la frequenza con cui si cammina e il tempo dedicato a passeggiare concorrono a proteggere dall'ictus anche indipendentemente dalla velocità che si è in grado di mantenere.
9. Riesci a gestire rabbia, ansia e altre emozioni negative?
L'equilibrio psicoemotivo incide in modo profondo sulla salute di cuore e arterie. Per tenere a distanza l'ictus è importante imparare a non lasciarsi sopraffare dalle tensioni, coltivare per quanto possibile un sano distacco da quei pensieri che alimentano le preoccupazioni e ricercare occasioni quotidiane per rilassarsi. Un buon aiuto in questo senso viene dalla meditazione e da pratiche come lo yoga, che ha accertati benefici sul benessere cardiovascolare.
10. Conosci i rimedi naturali che aiutano a proteggere dall'ictus?
Per rinforzare gli effetti benefici di alimentazione e stile di vita è anche possibile considerare alcuni presidi non farmacologici in grado di ridurre il rischio di malattia cerebrovascolare. Tra i rimedi naturali adatti a questo scopo ci sono gli integratori alimentari di magnesio e potassio e piante come il ginkgo (Ginkgo biloba), un fitoterapico che ha dimostrati effetti preventivi nei confronti dell'ictus.
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