La sua fama è legata soprattutto agli effetti calmanti sul sistema nervoso centrale. In effetti, l'attività sedativa della camomilla (Matricaria chamomilla) è reale, ma in genere ottengono risultati decisamente più apprezzabili per combattere l'ansia e conciliare il sonno le piante che ho descritto nell'articolo sul trattamento naturale dell'insonnia.
Più interessanti delle virtù detensive sono le proprietà antinfiammatorie, spasmolitiche e lenitive della camomilla, che si devono a principi attivi quali l'alfa-bisabololo, contenuto nell'olio essenziale, flavonoidi (soprattutto apigenina) e polisaccaridi.
L'insieme di questi costituenti rende la camomilla un'erba da tenere in considerazione per alcuni sintomi che riguardano innanzitutto:
- il tratto gastrointestinale
- l'apparato genitale femminile
- gli occhi.
Indice dei contenuti
La camomilla per i disturbi digestivi
Su esofago, stomaco e, per tanti versi, anche intestino la camomilla esprime l'azione più profonda e decisa. Il suo impiego è proficuo soprattutto in queste condizioni di salute:
- gastrite
- malattia da reflusso gastroesofageo
- ulcera
- sindrome dell'intestino irritabile
I composti presenti in Matricaria chamomilla contrastano l'infiammazione della mucosa del tubo digerente ed esplicano un'attività spasmolitica sui visceri.
Questo presidio fitoterapico mitiga così bruciori di stomaco, acidità e altri sintomi di gastrite e reflusso gastroesofageo. Gli effetti gastroprotettivi della camomilla sono stati documentati anche in caso di ulcera. E' importante però evitare di confondere la camomilla comune con la camomilla romana (Chamaemelum nobile), che è invece controindicata in presenza di gastrite acuta, ulcera e altre patologie ipersecretive dell'apparato digerente.
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Grazie alle qualità antispastiche e analgesiche, la camomilla offre un buon contributo anche per prevenire e tenere sotto controllo diverse manifestazioni della colite, incluso il dolore crampiforme, talvolta anche molto intenso, che può colpire chi soffre di sindrome dell'intestino irritabile.
La camomilla contro i dolori mestruali
L'azione antispasmodica dei principi attivi della camomilla attutisce le fitte al basso ventre che accompagnano il ciclo mestruale di tante donne. Specifiche evidenze scientifiche derivanti da trial clinici segnalano che la camomilla è utile anche nel controllo della tensione mammaria e del dolore correlato (mastalgia o mastodinia), che spesso insorgono nel periodo premestruale.
Se le mestruazioni sono particolarmente dolorose, è possibile impiegare sinergicamente altri fitoterapici in grado di esercitare un'azione mirata sulla dismenorrea e di intervenire in modo più incisivo sulle cause del disturbo.
La camomilla per gli occhi
La camomilla ha proprietà decongestionanti e rinfrescanti che offrono sollievo agli occhi stanchi e irritati. Il ricorso a quest'erba è indicato persino contrastare lo stress ossidativo e i processi flogistici a carico della cornea, nonché per alleviare prurito, gonfiore e arrossamento oculari di origine allergica, come quelli provocati dall'allergia primaverile al polline delle graminacee (meglio invece prudenzialmente evitare la camomilla in caso di allergia ai pollini delle asteracee, o composite che dir si voglia, tra cui in primo luogo l'ambrosia, considerata l'appartenenza alla stessa famiglia botanica).
La camomilla attenua anche il fastidio, la secchezza oculare e la sensazione di affaticamento visivo che spesso si avvertono dopo troppe ore trascorse al computer.
Come utilizzare la camomilla in modo efficace
Esistono tre principali preparazioni erboristiche e fitoterapiche in grado di valorizzare le proprietà e gli effetti benefici della camomilla, in funzione delle specifiche circostanze di salute nelle quali quest'erba si dimostra utile:
- l'infuso
- le capsule o compresse di estratto secco
- le gocce oculari.
1. L'infuso di camomilla
E' l'opzione giusta in presenza di disturbi digestivi di tipo occasionale, inclusi la cattiva digestione, l'acidità e i dolori gastrici, e nel caso di dolori mestruali.Più che impiegare le bustine pronte all'uso, suggerisco di acquistare in erboristeria le infiorescenze (i capolini) di Matricaria chamomilla, ovvero la parte della pianta in cui si concentrano i principi attivi (la cosiddetta "droga"), e di preparare la tisana di camomilla versandone un cucchiaio in una tazza d'acqua bollente. Si lascia in infusione per 5 minuti prima di filtrare e sorseggiare, ripetendo l'operazione più volte durante la giornata se necessario.
Un video del dottor Avoledo che insegna a preparare i decotti di erbe. |
Una preparazione alternativa è costituita da un breve decotto di camomilla, che si ottiene aggiungendo a una tazza di acqua fredda la stessa dose di fiori. Si porta a bollore, si lascia sul fuoco per un minuto, si fa quindi riposare per una ventina di minuti, per poi filtrare e consumare.
2. Le capsule di estratto secco di camomilla
Nel reflusso gastroesofageo, nella gastrite cronica, nell'ulcera e nella colite spastica è di solito preferibile optare per l'estratto secco di camomilla.Il dosaggio della camomilla in questi casi è in genere di una-due capsule da 200-400 milligrammi di estratto secco di Matricaria chamomilla, titolato e standardizzato in flavonoidi, anche più volte al giorno, a seconda della severità dei sintomi.
L' abbinamento con gli specifici rimedi naturali illustrati nell'articolo dedicato ai diversi disturbi di stomaco rinforza e rende più duraturi gli effetti della camomilla.
3. Le gocce oculari e gli impacchi a base camomilla
Queste due soluzioni naturali sono indicate per gli occhi secchi, stanchi, irritati. Le gocce oculari di Matricaria chamomilla, apposite preparazioni già pronte all'uso (come una sorta di collirio), associano spesso alla camomilla altre piante lenitive e rinfrescanti, quali l'eufrasia (Euphrasia rostkoviana) e la malva (Malva sylvestris).Gli impacchi di camomilla si fanno invece appoggiando per alcuni minuti sugli occhi, più volte al giorno, garze o pezzuole imbevute nell'infuso di camomilla tiepido, precedentemente preparato.
Articolo di
biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia.
PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
Fabio Firenzuoli Tecniche Nuove Edizioni |
FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
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