Presente in piccole quantità nell'organismo, il selenio è tra le sostanze naturali più efficaci nel proteggere le cellule dallo stress ossidativo.
A questo minerale si deve quindi un contributo importante nel contenere il decadimento fisiologico legato all'avanzare dell'età, ma anche un'azione di difesa da patologie neurodegenerative, tumori e malattie cardiovascolari. Le evidenze scientifiche hanno dimostrato che un congruo apporto di selenio riduce il declino cognitivo e la perdita di memoria negli anziani, mentre carenze di selenio sono associate a un maggior rischio di alcune neoplasie, tra le quali il cancro al seno, il tumore del polmone e il carcinoma del colon.
Poiché sostiene l'attività del sistema immunitario, il selenio migliora anche la resistenza dell'organismo alle infezioni. Gioca inoltre un ruolo non secondario nelle tiroiditi di tipo autoimmune: una ricerca sul rapporto tra integrazione di selenio e tiroidite ha dimostrato che assumere 200 microgrammi al giorno di questo minerale riduce l'infiammazione e i danni alla tiroide indotti dalla malattia.
Mantenere buoni livelli di selenio è fondamentale per preservare la funzionalità tiroidea anche in assenza di patologia, perché è grazie al selenio che l'enzima 5-deiodinasi catalizza la conversione del pro-ormone tiroideo T4 in T3, ovvero nella sua forma biologicamente attiva.
Insieme allo zinco, il selenio è poi uno dei minerali che più direttamente promuovono la fertilità dell'uomo, in quanto contribuisce a proteggere la vitalità degli spermatozoi dai radicali liberi e dal danno ossidativo.
Diversi alimenti contengono selenio in forma biodisponibile. I principali sono le noci del Brasile, la carne (soprattutto le frattaglie, come reni e fegato), i molluschi, il pesce, i cereali integrali. La raffinazione e la cottura dei cibi tendono a disperdere questo minerale.
Un'integrazione di selenio può essere opportuna in tante circostanze in cui sia necessario riequilibrare la funzionalità del sistema immunitario, in presenza di disturbi di tipo infiammatorio (l'infiammazione acuisce lo stress ossidativo), per prevenire le malattie degenerative collegate o meno all'invecchiamento e in situazioni di subfertilità maschile.
Consigliamo di preferire gli integratori alimentari che contengono selenio in forma organica (come la L-seleniometionina o il lievito di selenio), più facilmente assorbile rispetto al selenio inorganico, e di non superare il dosaggio giornaliero di 200 microgrammi di selenio. Ancora meglio se si associa al minerale la vitamina E, che ha un'azione antiossidante sinergica a quella del selenio.
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