Perché l'esposizione al sole non danneggi la cute è importante mangiare i cibi giusti. Questi sono i 5 migliori alimenti da inserire nella dieta per abbronzarsi e proteggere la pelle.
L'estate è incominciata. Se nelle scorse settimane l'obiettivo è stato abituare con gradualità la pelle alla luce solare, ora è il momento di scoprirsi davvero e prendere il sole in modo più continuo, al mare, in montagna o anche semplicemente sulla sdraio sistemata in giardino o sul balcone.
Offrirsi ai raggi solari garantisce tanti benefici per la salute di corpo e mente: permette di sintetizzare vitamina D, contribuendo così a prevenire l'osteoporosi e a rinforzare il sistema immunitario, contrasta la depressione e per di più regala un colorito dorato che illumina lo sguardo, rende più belli e fa apparire più sani, in forma e rilassati.
Alcuni rimedi naturali sono particolarmente adatti prima, durante e dopo l'esposizione al sole, ma una tintarella in salute e sicurezza si ottiene anche grazie a un'alimentazione mirata: ci sono cibi che più di altri promuovono l'abbronzatura e allo stesso tempo concorrono a difendere la cute dagli effetti nocivi della radiazione solare.
Approfondiamo caratteristiche e modalità di consumo dei cinque alimenti migliori per abbronzarsi e proteggere la pelle , stimolando l'epidermide a prendere un bel colore in modo sano, veloce e uniforme.
L'anguria è ricca di licopene, un carotenoide dalle proprietà antiossidanti che ha dimostrato di avere sulla cute effetti simili a quelli dei filtri utilizzati per la preparazione delle creme protettive (il cui impiego resta comunque fondamentale): scherma le cellule della pelle dalle conseguenze delle radiazioni pericolose e aiuta a evitare scottature. Per fare il pieno di licopene vanno scelti cocomeri ben maturi: più rossa è la polpa, più significativa è la concentrazione di licopene.
Inoltre questo frutto è costituito per il 90% di acqua: perfetta nella dieta dell'estate, l'anguria ha un alto potere idratante e contribuisce a mantenere elastica la cute, riducendo il rischio che si secchi troppo con l'esposizione al sole.
Dal pomodoro dipende gran parte dell'approvvigionamento alimentare di licopene. Ormai disponibili tutto l'anno, i pomodori sono un cibo decisamente versatile: si mangiano sia crudi in insalata che cotti, soprattutto sotto forma di salsa.
La varietà resta la mia regola aurea anche nella scelta delle preparazioni, ma va segnalato che la cottura aumenta di molto la biodisponibilità del licopene.
Una porzione di pasta integrale condita con sugo di pomodoro, un bicchiere di succo di pomodoro con uno spruzzo di limone e un pizzico di benefico peperoncino al momento dell'aperitivo, una fetta di pane abbondantemente spennellata di salsa e spolverizzata di erbe aromatiche, un piatto di ceci o di taccole (anche note con il nome di piattoni) cotti nella passata di pomodoro sono ricette semplici e veloci che portano a ottimizzare l'assorbimento del licopene da parte del corpo, soprattutto se si aggiunge un filo di olio extravergine di oliva: poiché il licopene è liposolubile, si assimila ancora meglio se viene ingerito insieme ad alimenti grassi.
Le carote sono un concentrato di betacarotene, un altro antiossidante naturale appartenente alla stessa famiglia dei carotenoidi che comprende anche il licopene, responsabile della caratteristica colorazione aranciata di queste radici e identificato per la prima volta proprio nelle carote.
Come spiegato nell'approfondimento specificamente dedicato al betacarotene, un buon apporto di questa sostanza non solo agevola e fissa l'abbronzatura e aiuta a prevenire i danni provocati dai raggi ultravioletti, ma promuove anche la riparazione dei tessuti cutanei. Il betacarotene è infatti un precursore della vitamina A, micronutriente fondamentale per la rigenerazione delle cellule, incluse quelle dell'epidermide.
Anche il betacarotene è liposolubile e viene assimilato più facilmente in seguito alla cottura degli alimenti che lo contengono. Piuttosto che mangiare le carote crude, per aumentare l'assorbimento di questo fitonutriente è quindi meglio bollirle o cuocerle al vapore o al forno. E poi condirle con olio extravergine di oliva: oltre a rendere il betacarotene più biodisponibile, l'olio EVO ha proprietà antiossidanti ed emollienti che contribuiscono a conservare la pelle morbida e tonica.
Ribes, lamponi, mirtilli, more e fragole contengono vitamina C, carotenoidi e polifenoli, sostanze sinergiche per la salute della pelle. Tutte possiedono spiccate qualità protettive nei confronti dei radicali liberi, preziose per ridurre il rischio di fotoinvecchiamento legato all'esposizione solare.
Inoltre la vitamina C partecipa alla sintesi del collagene, la proteina che conferisce resistenza ai tessuti e gioca un ruolo fondamentale nel sostenere il trofismo e la compattezza della pelle.
Le occasioni per approfittare di questi cibi tipicamente estivi non mancano di certo: si può iniziare la giornata con una bella ciotola di frutti di bosco aggiunta alla normale colazione, utilizzarne una manciata per dare quel tocco in più a una macedonia, prediligere lamponi, more o fragole come ingredienti di un frullato fresco e dissetante.
Certi ortaggi di colore verde scuro non sono propriamente di stagione e anche per questo motivo il loro consumo tende a diminuire nei mesi caldi. Tuttavia cavoli, broccoli, bietole, spinaci e cime di rapa rientrano a pieno titolo tra gli alimenti alleati della tintarella e meritano senz'altro di essere menzionati, magari per ricordarsi di loro in occasione di una settimana bianca, quando si punta ad abbronzarsi in pochi giorni nel mezzo dell'inverno. In estate si può ricorrere alla rucola.
Le verdure a foglia verde infatti da un lato garantiscono anche loro buone concentrazioni di betacarotene (pigmento che qui viene mimetizzato dall'abbondante presenza di clorofilla), dall'altro sono ricchi di luteina e zeaxantina, altri due carotenoidi che proteggono dalle radiazioni ultraviolette, tutelando non solo l'epidermide ma persino la salute degli occhi.
L'estate è incominciata. Se nelle scorse settimane l'obiettivo è stato abituare con gradualità la pelle alla luce solare, ora è il momento di scoprirsi davvero e prendere il sole in modo più continuo, al mare, in montagna o anche semplicemente sulla sdraio sistemata in giardino o sul balcone.
Offrirsi ai raggi solari garantisce tanti benefici per la salute di corpo e mente: permette di sintetizzare vitamina D, contribuendo così a prevenire l'osteoporosi e a rinforzare il sistema immunitario, contrasta la depressione e per di più regala un colorito dorato che illumina lo sguardo, rende più belli e fa apparire più sani, in forma e rilassati.
Alcuni rimedi naturali sono particolarmente adatti prima, durante e dopo l'esposizione al sole, ma una tintarella in salute e sicurezza si ottiene anche grazie a un'alimentazione mirata: ci sono cibi che più di altri promuovono l'abbronzatura e allo stesso tempo concorrono a difendere la cute dagli effetti nocivi della radiazione solare.
Indice dei contenuti
Approfondiamo caratteristiche e modalità di consumo dei cinque alimenti migliori per abbronzarsi e proteggere la pelle , stimolando l'epidermide a prendere un bel colore in modo sano, veloce e uniforme.
Anguria o cocomero
L'anguria è ricca di licopene, un carotenoide dalle proprietà antiossidanti che ha dimostrato di avere sulla cute effetti simili a quelli dei filtri utilizzati per la preparazione delle creme protettive (il cui impiego resta comunque fondamentale): scherma le cellule della pelle dalle conseguenze delle radiazioni pericolose e aiuta a evitare scottature. Per fare il pieno di licopene vanno scelti cocomeri ben maturi: più rossa è la polpa, più significativa è la concentrazione di licopene.
Inoltre questo frutto è costituito per il 90% di acqua: perfetta nella dieta dell'estate, l'anguria ha un alto potere idratante e contribuisce a mantenere elastica la cute, riducendo il rischio che si secchi troppo con l'esposizione al sole.
Il dottor Luca Avoledo, biologo nutrizionista esperto in naturopatia, spiega come abbronzarsi bene, in salute e proteggendo la pelle a "Obiettivo Salute" su Radio 24.
Pomodori
Dal pomodoro dipende gran parte dell'approvvigionamento alimentare di licopene. Ormai disponibili tutto l'anno, i pomodori sono un cibo decisamente versatile: si mangiano sia crudi in insalata che cotti, soprattutto sotto forma di salsa.
La varietà resta la mia regola aurea anche nella scelta delle preparazioni, ma va segnalato che la cottura aumenta di molto la biodisponibilità del licopene.
Una porzione di pasta integrale condita con sugo di pomodoro, un bicchiere di succo di pomodoro con uno spruzzo di limone e un pizzico di benefico peperoncino al momento dell'aperitivo, una fetta di pane abbondantemente spennellata di salsa e spolverizzata di erbe aromatiche, un piatto di ceci o di taccole (anche note con il nome di piattoni) cotti nella passata di pomodoro sono ricette semplici e veloci che portano a ottimizzare l'assorbimento del licopene da parte del corpo, soprattutto se si aggiunge un filo di olio extravergine di oliva: poiché il licopene è liposolubile, si assimila ancora meglio se viene ingerito insieme ad alimenti grassi.
Carote
Le carote sono un concentrato di betacarotene, un altro antiossidante naturale appartenente alla stessa famiglia dei carotenoidi che comprende anche il licopene, responsabile della caratteristica colorazione aranciata di queste radici e identificato per la prima volta proprio nelle carote.
Come spiegato nell'approfondimento specificamente dedicato al betacarotene, un buon apporto di questa sostanza non solo agevola e fissa l'abbronzatura e aiuta a prevenire i danni provocati dai raggi ultravioletti, ma promuove anche la riparazione dei tessuti cutanei. Il betacarotene è infatti un precursore della vitamina A, micronutriente fondamentale per la rigenerazione delle cellule, incluse quelle dell'epidermide.
Anche il betacarotene è liposolubile e viene assimilato più facilmente in seguito alla cottura degli alimenti che lo contengono. Piuttosto che mangiare le carote crude, per aumentare l'assorbimento di questo fitonutriente è quindi meglio bollirle o cuocerle al vapore o al forno. E poi condirle con olio extravergine di oliva: oltre a rendere il betacarotene più biodisponibile, l'olio EVO ha proprietà antiossidanti ed emollienti che contribuiscono a conservare la pelle morbida e tonica.
Frutti di bosco
Ribes, lamponi, mirtilli, more e fragole contengono vitamina C, carotenoidi e polifenoli, sostanze sinergiche per la salute della pelle. Tutte possiedono spiccate qualità protettive nei confronti dei radicali liberi, preziose per ridurre il rischio di fotoinvecchiamento legato all'esposizione solare.
Ascorbato di magnesio, una forma di vitamina C più stabile, assimilabile e tollerata, a cui si uniscono i benefici del magnesio
ProminInoltre la vitamina C partecipa alla sintesi del collagene, la proteina che conferisce resistenza ai tessuti e gioca un ruolo fondamentale nel sostenere il trofismo e la compattezza della pelle.
Condendo i frutti di bosco con succo di limone appena spremuto si arricchirà lo spuntino di una dose extra di vitamina C.
Le occasioni per approfittare di questi cibi tipicamente estivi non mancano di certo: si può iniziare la giornata con una bella ciotola di frutti di bosco aggiunta alla normale colazione, utilizzarne una manciata per dare quel tocco in più a una macedonia, prediligere lamponi, more o fragole come ingredienti di un frullato fresco e dissetante.
Verdure a foglia verde
Certi ortaggi di colore verde scuro non sono propriamente di stagione e anche per questo motivo il loro consumo tende a diminuire nei mesi caldi. Tuttavia cavoli, broccoli, bietole, spinaci e cime di rapa rientrano a pieno titolo tra gli alimenti alleati della tintarella e meritano senz'altro di essere menzionati, magari per ricordarsi di loro in occasione di una settimana bianca, quando si punta ad abbronzarsi in pochi giorni nel mezzo dell'inverno. In estate si può ricorrere alla rucola.
Le verdure a foglia verde infatti da un lato garantiscono anche loro buone concentrazioni di betacarotene (pigmento che qui viene mimetizzato dall'abbondante presenza di clorofilla), dall'altro sono ricchi di luteina e zeaxantina, altri due carotenoidi che proteggono dalle radiazioni ultraviolette, tutelando non solo l'epidermide ma persino la salute degli occhi.
Articolo di
Biologo nutrizionista, specialista in Scienza dell'Alimentazione, dottore magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, dottore magistrale in Scienze Naturali, master in Naturopatia.
Fonti e bibliografia scientifica
- Balić A & Mokos M, "Do we utilize our knowledge of the skin protective effects of carotenoids enough?", Antioxidants (Basel), 2019 Jul 31;8(8):259.
- Fernández-García E, "Skin protection against UV light by dietary antioxidants", Food Funct, 2014 Sep;5(9):1994-2003.
- Malagoli C et al, "Diet quality and risk of melanoma in an Italian population", J Nutr, 2015 Aug;145(8):1800-7.
- Parrado C et al, "Oral photoprotection: effective agents and potential candidates", Front Med (Lausanne), 2018 Jun 26;5:188.
- Pullar JM, Carr AC & Vissers MCM, "The roles of vitamin C in skin health", Nutrients, 2017 Aug 12;9(8):866.
- Shapira N, "Nutritional approach to sun protection: a suggested complement to external strategies", Nutr Rev, 2010 Feb;68(2):75-86.
- Sies H & Stahl W, "Nutritional protection against skin damage from sunlight", Annu Rev Nutr, 2004;24:173-200.
- Stahl W & Sies H, "β-Carotene and other carotenoids in protection from sunlight", Am J Clin Nutr, 2012 Nov;96(5):1179S-84S.
- Stahl W et al, "Lycopene-rich products and dietary photoprotection", Photochem Photobiol Sci., 2006 Feb;5(2):238-42.
- de Waure C et al, "Systematic review of studies investigating the association between dietary habits and cutaneous malignant melanoma", Public Health, 2015 Aug;129(8):1099-113.
Lucia Cuffaro Come rivoluzionare la cura del corpo in modo semplice e naturale Il Filo Verde di Arianna |