In questo periodo in cui le vacanze sono ormai alle spalle, il lavoro torna a richiedere efficienza e lucidità e le ore di luce si riducono può frequentemente sposarsi alla ritrovata routine una sensazione di stanchezza generalizzata, nonostante il riposo estivo.
Per combatterla, la rodiola (Rhodiola rosea) è uno dei rimedi naturali più idonei, una risorsa da sfruttare in tutte le situazioni in cui corpo e mente necessitano di una spinta per ottimizzare il proprio rendimento.
Proprietà e principi attivi della rodiola
Tradizionalmente impiegata nella medicina popolare siberiana per potenziare le difese immunitarie contro i rigori dell'inverno, la rodiola ha proprietà tonico-adattogene di ben più ampio respiro che la scienza ha confermato anche recentemente.
La principale caratteristica della rodiola è la sua efficacia nel sostenere l'organismo nelle fasi di cambiamento, conferendogli forza e resistenza di fronte agli stimoli stressogeni.
I principi attivi di questa risorsa fitoterapica, contenuti soprattutto nella radice, sono in primo luogo rosavina e salidroside. Queste molecole sono in grado di migliorare la risposta alla fatica e la capacità di adattamento, agendo sia sulla sfera fisica che su quella psichica.
Gli effetti della rodiola su corpo e mente
Quando tutto sembra troppo è il momento della rodiola. |
Dal punto di vista neuropsichico Rhodiola rosea intensifica memoria, concentrazione e rendimento intellettuale. Può quindi essere utile non solo a chi è chiamato a impegni particolarmente intensi sul lavoro, ma anche agli studenti a scuola (interamente a loro è dedicato l'articolo Alimentazione per gli studenti: 4 mosse da seguire).
E se insieme al livello energetico ci fosse bisogno di alzare il tono dell'umore la rodiola sarebbe la pianta davvero perfetta. I suoi principi attivi aiutano infatti a regolare i livelli di due fondamentali neurotrasmettitori quali serotonina e noradrenalina e a contrastare gli stati depressivi, che in questa stagione possono essere acuiti dal declino della luce, graduale ma sempre più percepibile.
Se poi esistessero anche problemi di sovrappeso, è da tenere presente che la rodiola mitiga la fame nervosa, proprio grazie ai suoi effetti distensivi e riequilibranti del sistema neuroendocrino. Non solo: questo fitoterapico stimola anche alcune lipasi, enzimi implicati nel metabolismo dei grassi, che vengono così mobilizzati dai pannicoli adiposi e trasformati in "combustibile" per produrre energia.
Rodiola: dosaggio, effetti collaterali, interazioni e controindicazioni
Per quel che riguarda il dosaggio della rodiola, di solito si assume 1 capsula di estratto secco titolato e standardizzato 2-3 volte al giorno, per 1-2 mesi.
Non ci sono particolari controindicazioni all'utilizzo di Rhodiola rosea, che in genere è anche compatibile con trattamenti terapeutici paralleli e concomitanti.
Alla posologia usualmente suggerita la rodiola non ha nemmeno effetti collaterali degni di nota. In caso di insonnia potrebbe però essere preferibile evitarne l'assunzione serale.
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