Troppe tensioni e lo stomaco ne risente. In caso di somatizzazioni viscerali dell'ansia, la fitoterapia propone la melissa: le sue proprietà combattono i disturbi gastrici su base nervosa.
La melissa (Melissa officinalis) è una risorsa fitoterapica in grado di dare efficacemente sollievo nei disturbi del tratto gatrointestinale, soprattutto se di origine psicoemotiva, quali bruciori e acidità di stomaco, digestione difficile, nausea e senso di pesantezza, crampi addominali.
Le profumatissime foglie di questa pianta erbacea – se le si strofina sulle mani lasciano un gradevole aroma di limone – contengono un olio essenziale ricco di citrale e citronellale, ma anche polifenoli (tra cui l'acido rosmarinico) e flavonoidi (quali l'apigenina), che hanno una provata azione sedativa, antispasmodica e miorilassante.
Quando l'agitazione si ripercuote sulla delicata fisiologia gastrointestinale, chiudendo la bocca dello stomaco, togliendo l'appetito e provocando bruciori e dolori, la melissa interviene calmando le contrazioni della muscolatura liscia e agevolando i processi digestivi.
Melissa officinalis ha inoltre un potere carminativo: favorisce l'eliminazione del gas accumulatosi nel tubo digerente, correggendo il meteorismo (la "pancia gonfia") e rappresentando quindi anche in questo senso un aiuto nella colite (o sindrome dell'intestino irritabile).
Persino il mal di testa dovuto a cattiva digestione beneficia delle proprietà della melissa.
Le qualità calmanti di questa pianta agiscono inoltre sulla tachicardia funzionale, riportando al giusto ritmo il battito del cuore, che ansia, nervosismo, irrequietezza e cattivi pensieri tendono ad accelerare.
Non è tutto: sotto forma di olio essenziale, la melissa è uno dei più validi rimedi naturali per contrastare l'herpes labiale sul nascere. In questo caso l'impiego è locale, per via esterna.
La posologia della melissa è in genere di 2-3 capsule o compresse di estratto secco, meglio ancora se titolate in acido rosmarinico almeno al 2%, da assumere un paio di volte al giorno, o di 30-50 gocce di tintura madre prese 2-3 volte al dì.
Per quel che riguarda le principali controindicazioni della melissa, una certa cautela deve essere posta da persone con problemi tiroidei - specie in caso di ipotiroidismo - e in cura con medicinali per la tiroide, per le possibili interazioni farmacologiche con i principi attivi della pianta, soprattutto se ad alti dosaggi.
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La melissa (Melissa officinalis) è una risorsa fitoterapica in grado di dare efficacemente sollievo nei disturbi del tratto gatrointestinale, soprattutto se di origine psicoemotiva, quali bruciori e acidità di stomaco, digestione difficile, nausea e senso di pesantezza, crampi addominali.
Se lo stress gioca un ruolo nelle difficoltà digestive, che riguardino l'esofago, lo stomaco o l'intestino, vale la pena di considerare la melissa.
Principi attivi della melissa e azione sull'apparato digerente
Le profumatissime foglie di questa pianta erbacea – se le si strofina sulle mani lasciano un gradevole aroma di limone – contengono un olio essenziale ricco di citrale e citronellale, ma anche polifenoli (tra cui l'acido rosmarinico) e flavonoidi (quali l'apigenina), che hanno una provata azione sedativa, antispasmodica e miorilassante.
Il biologo nutrizionista Luca Avoledo illustra i rimedi naturali adatti nella malattia da reflusso gastroesofageo, ospite de "Il mio medico" su TV2000. |
Quando l'agitazione si ripercuote sulla delicata fisiologia gastrointestinale, chiudendo la bocca dello stomaco, togliendo l'appetito e provocando bruciori e dolori, la melissa interviene calmando le contrazioni della muscolatura liscia e agevolando i processi digestivi.
Melissa officinalis ha inoltre un potere carminativo: favorisce l'eliminazione del gas accumulatosi nel tubo digerente, correggendo il meteorismo (la "pancia gonfia") e rappresentando quindi anche in questo senso un aiuto nella colite (o sindrome dell'intestino irritabile).
LA SALUTE NATURALE DELLO STOMACO - ASCOLTA L'MP3
Su Radio 24 il dottor Luca Avoledo parla di alimentazione e rimedi naturali per il benessere dello stomaco e per migliorare la digestione (dal minuto 17.50). |
Altre proprietà benefiche della melissa
Persino il mal di testa dovuto a cattiva digestione beneficia delle proprietà della melissa.
Le qualità calmanti di questa pianta agiscono inoltre sulla tachicardia funzionale, riportando al giusto ritmo il battito del cuore, che ansia, nervosismo, irrequietezza e cattivi pensieri tendono ad accelerare.
Melissa officinalis in capsule. |
Posologia ed effetti collaterali della melissa
La posologia della melissa è in genere di 2-3 capsule o compresse di estratto secco, meglio ancora se titolate in acido rosmarinico almeno al 2%, da assumere un paio di volte al giorno, o di 30-50 gocce di tintura madre prese 2-3 volte al dì.
La melissa non ha effetti indesiderati degni di nota. Sono possibili, benché rare, reazioni allergiche in soggetti predisposti.
Per quel che riguarda le principali controindicazioni della melissa, una certa cautela deve essere posta da persone con problemi tiroidei - specie in caso di ipotiroidismo - e in cura con medicinali per la tiroide, per le possibili interazioni farmacologiche con i principi attivi della pianta, soprattutto se ad alti dosaggi.
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