Una recente ricerca francese pubblicata su The American Journal of Clinical Nutrition ha preso in esame quasi 4.500 soggetti di età compresa tra i 45 e i 60 anni, che avevano assunto quotidianamente integratori alimentari di vitamine e minerali antiossidanti per un decennio, nell'ambito di un precedente studio (il SU.VI.MAX, Supplementation in Vitamins and Mineral Antioxidants), condotto in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo, ovvero nel pieno rispetto dei canoni di oggettività scientifica.
Durante il progetto SU.VI.MAX, i partecipanti hanno assunto ogni giorno 120 milligrammi di vitamina C, 30 milligrammi di vitamina E, 6 milligrammi di betacarotene, 20 milligrammi di zinco e 100 microgrammi di selenio.
La successiva ricerca francese ha voluto valutare gli effetti a lungo termine dell'integrazione di questi minerali e vitamine su performance cognitive e funzionalità del cervello, sei anni dopo la fine dello studio SU.VI.MAX.
E' emerso distintamente che i soggetti che avevano ricevuto la supplementazione antiossidante quotidiana registravano punteggi più alti nei test cognitivi rispetto a coloro a cui era stato somministrato un placebo, con riferimento particolare, ma non esclusivo, al miglioramento della memoria verbale.
Lo studio apre quindi prospettive interessanti per la prevenzione nutrizionale di deficit cognitivi legati a invecchiamento, perdita di memoria, demenza e forse anche malattia di Alzheimer.
E' degno di nota che risultati così significativi siano stati ottenuti con dosaggi di nutrienti assai bassi, di poco superiori ai LARN, i livelli di assunzione giornalieri raccomandati (che peraltro molti criticano, giudicandoli insufficienti). C'è da chiedersi, legittimamente, che benefici per il cervello si potrebbero avere con supplementazioni più consistenti di antiossidanti, come preconizzano i fautori della nutrizione ortomolecolare e molti esperti di medicina naturale.
Per chi da anni si occupa di questi temi in realtà non c'è davvero niente di cui stupirsi. L'importanza che l'integrazione di vitamine e minerali riveste per la funzionalità cerebrale può invece rappresentare un duro colpo all'immagine e alla credibilità di quei professionisti del settore che soloneggiano fin troppo spesso dagli schermi televisivi, da giornali che dovrebbero essere autorevoli e da siti internet, sostenendo - impermeabili a qualunque evidenza, anche quando rigorosamente scientifica - che gli integratori sono inutili e che una dieta corretta è sufficiente a fornire tutto ciò di cui il nostro organismo ha bisogno per star bene.
L'alimentazione è uno strumento potente, potentissimo. Ma affermare che la dieta, ancor più se fortemente "industrializzata" come quella odierna, sia in grado di soddisfare ogni necessità dell'organismo e soprattutto di farlo funzionare al meglio, vuol dire semplicemente chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Il che, riferito a uomini di scienza, ci pare tutt'altro che irrilevante.
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