Nel corso del congresso annuale dell'European Society of Human Reproduction and Embriology, tenutosi recentemente a Stoccolma, sono stati diffusi i risultati di due studi su fumo e riproduzione, uno riguardante il padre e l'altro la madre.
Il primo studio, condotto su 816 soggetti nell'ambito di trattamenti di fecondazione assistita, ha dimostrato che se l'uomo fuma, la donna fecondata con il suo seme corre un rischio più alto di interruzone di gravidanza. Il fumo infatti è una delle cause principali di frammentazione del DNA spermatico, così come alcuni farmaci.
La ricerca che invece riguarda le donne fumatrici, molto ampia (ha coinvolto più di 50.000 future mamme), ha scoperto che se appena la dolce attesa viene confermata la donna smette di fumare, il bimbo potrà avere uno sviluppo praticamente uguale a quello dei figli delle non fumatrici. Non correrà pertanto maggiori rischi, altrimenti esistenti, di problemi genetici, parti prematuri e scarso peso alla nascita, con tutto ciò che questo comporta in termini di maggiori probabilità per il bambino di sviluppare patologie anche gravi.
Se desiderate quindi avere un figlio e fumate, potrebbe essere arrivato il momento di rinunciare a questa cattiva abitudine. Non è mai troppo tardi per smettere di fumare, come dimostra la ricerca sulle donne, e non lo è nemmeno per gli uomini: la frammentazione del DNA si riduce dopo pochi mesi di astensione dal fumo (il tempo di una completa maturazione degli spermatozoi).
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